Dopo lo sfacelo combinato dalle amministrazioni precedenti nella Capitale, presentarsi "contro" era tipo la pubblicità del ti piace vincere facile.
A volte è semplicemente il fatto di costruirti un avversario, a fornirti una ragione di vita.
Del resto sfascio, corruzione, malaffare puoi purtroppo scoprirne in ogni angolo del mondo, o generartene qualcuno ad hoc, anche sotto casa.
Ogni allenatore men che mediocre conosce a perfezione il meccanismo: se vuoi compattare lo spogliatoio e motivare una squadra, creati un nemico.
Racconta ai quattro venti che la vittima sei tu.
Che contro di te “loro” hanno ordito un vero e proprio complotto.
Che ci stanno invadendo.
Il dispositivo funziona egregiamente anche in famiglia: frustrazioni e gelosie - falde freatiche dell'inconscio - intercettano nel sabotaggio la via della soddisfazione.
“Mors tua, vita mea”: stiamo forse inventando qualcosa di nuovo?
D'accordo, a volte il sapore è tragicomico: come quel marito che si taglia gli attributi per dispiacere alla moglie.
Il neurotico, ricorda Freud, "vive per l'altro".
Nel senso che ne ha necessità. Compulsiva.
Il valore del proprio Io lo ricava dal contrasto, dal confronto costante e ineliminabile con ciò e con chi si rappresenta come “diverso”.
Ma quando il nemico ti viene a mancare?
Se per caso, necessità o virtù lo ritrovi debellato, sconfitto, annientato?
Magari si è semplicemente autoeliminato da solo, in un cupio dissolvi che trae dall'oscuro Principio di morte il proprio godimento.
Qui la scelta rimane tra due possibilità:
- perpetuare la narrazione paranoide del “ci stanno perseguitando”. Che tuttavia, come la favoletta del “Al lupo, al lupo!”, non regge all'infinito.
- oppure accedere allo stato adulto dell'Io, responsabilizzandosi di fronte agli inevitabili errori, imperfezioni, parzialità, mediazioni che la vita relazionale richiede.
Il rischio della seconda strada, se lo sviluppo della personalità si è fermato a uno stadio primitivo e dipendente, ha un nome solo: depressione.
No: l'autonomia di pensiero e di giudizio, la libertà dai post copia-incolla e dai “condividi” monomaniacali, non è roba da tutti.
Il neurotico, non ne può.
Metti che gli muoia il nemico, e perde il tesoretto.
Poraccio...