Davvero?
Lasciamolo dire ai volti, quelli reali. Spesso sono quelli dei vicini di casa nostra. Quelli che vivono, nei fatti, la solidarietà.
Le parole, troppo spesso, raccontano di paure ancestrali, di barricate difensive attorno a cuori atrofizzati dall'ansia che ogni "diverso" sia uno "straniero".
Come toccò a Nostro Signore, il primo "clandestino" della storia.
Liberté, Égalité, Fraternité.
Ne fa memoria Victor Hugo ne "Les Misérables", recentemente diventato uno splendido film musicale.
http://www.lesmiserables-ilfilm.it/
Consigliabilissimo. Apre il cuore, e la mente.