“Un uomo aveva perduto del denaro, e pensò che l’avesse rubato il figlio del suo vicino.
Lo guardava e gli sembrava che il suo portamento fosse quello di un ladro, che la sua espressione fosse quella di un ladro, che tutti i suoi gesti ed i suoi movimenti assomigliassero a quelli di un ladro.
Poco dopo, l'uomo ritrovò il suo denaro in una canna da drenaggio di bambù.
Guardò ancora il figlio del vicino e né i suoi movimenti né i suoi gesti erano più quelli di un ladro”
Insegnando Teorie della Personalità, spesso mi interrogo su questi temi, e mi piace sottoporli agli studenti a lezione. Suscitano sempre grande interesse e dibattito.
La parabola di Lao Tsu contiene dei veri e propri “classici” della psicologia: il tema dell'attenzione selettiva, la formazione del pregiudizio, la categorizzazione tipologica.
Credo varrebbe la pena non trascurare mai una domanda a se stessi, quando formuliamo un giudizio o una valutazione sul comportamento altrui: qual'è il mio stato emotivo in quel momento?
Ovverosiacioè: quali bisogni, ne abbiamo sempre a quattro livelli:
1. fisico
2. emotivo
3. mentale
4. esistenziale/spirituale
stanno soffrendo perché non gratificati, in quel momento?
Risolvere prima queste questioni, migliora la vista.
Garantito.
- se sei brutto ti tirano le pietre -